Cosa c’è dopo la produzione additiva e la stampa 3D?
Trattamenti di post-process
Oltre la produzione
“Il cliente ha sempre le sue ragioni”, ossia esigenze specifiche che richiedono una valutazione esclusiva ed una soluzione ad hoc. Il nostro impegno nel proporci come Alleato di Produzione dalla Matematica al Post Process ci permette di tenere conto di questo aspetto, dedicando cura particolare a quest’ultima fase, ossia a tutti quei trattamenti di finitura che vengono compiuti sulla parte già prodotta, al fine di ottimizzarne al meglio funzionalità ed estetica.
Approfondiamo insieme a Marco Soldini, Responsabile Laboratorio e Post Process di Prosilas – Alleato di Produzione.
Ad ogni risultato il suo Post Process
Tutti i pezzi sviluppati con additive manifacturing, siano realizzati con il polimero o con il metallo, possono ricevere trattamenti di fine processo per miglioramenti estetici e/o funzionali. Il post process (automatico o manuale) più performante e adatto viene scelto in base alle necessità e agli obiettivi che deve raggiungere il risultato finale.
Le strade possibili sono quasi sempre due:
1. Automated Finishing
attraverso un macchinario che l’operatore si premura solo di supportare: accendere, spegnere;
2. Manual Finishing
con un operatore che compie le varie operazioni richieste dal procedimento.
La scelta è determinata dal tasso di precisione necessario, anche a seconda dell’utilizzo del pezzo in questione.
Due tipologie di Automated Finishing
In Prosilas il Manual Finishing è l’opzione privilegiata, anche se non mancano i casi in cui si utilizza l’Automated Finishing, come la lisciatura chimica e il coloring, rispettivamente un trattamento con vapore chimico e un’immersione della parte nel colore.
LISCIATURA CHIMICA
La lisciatura chimica è un vapore acido che applicato sul pezzo consente di lisciarne la superficie rendendola, a seconda dei casi, impermeabile, lavabile, lucida, compatibile con gli alimenti e non solo.
Esempi di oggetti che possono essere sottoposti a questo tipo di Post Process? Un serbatoio per contenere liquidi specifici, ma anche piatti e bicchieri.
COLORING
Con il coloring si va invece a modificare il colore derivante dal materiale di costruzione (bianco se in poliammide, grigio se metallico, ad esempio) immergendolo in una preparazione colorata liquida che viene assorbita, coprendo eventuali imperfezioni superficiali senza alterare lo spessore.
Possono essere sottoposte a coloring componenti di design come quelle per l’occhialeria, che richiedono un colore uniforme anche nelle parti più piccole, tutte potenzialmente esposte. Oppure, possono essere parti come le pulegge, che si devono muovere all’interno di macchinari senza lasciare residui, cosa che accadrebbe se fossero verniciate.
Sette tipi di Manual Finishing
Il Manual Finishing viene preferito non solo in tutti i casi in cui fa la differenza l’abilità dell’operatore, ma anche quando i clienti hanno un solo pezzo, assolutamente esclusivo (cosa che capita spesso nel rapid prototyping), cui applicare il post process e non è detto che ci sia un macchinario ad hoc.
Sette i risultati che i clienti di solito cercano con le finiture manuali:
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Impermeabilizzazione per liquidi e vapori.
A volte il processo è necessario solo su un lato del prodotto, altre volte solo su una sua parte. Prosilas stabilisce insieme al cliente, di volta in volta, quale sostanza utilizzare e se a spruzzo o a bagno, ad esempio. È diverso impermeabilizzare un thermos per le bibite, il serbatoio di una moto o una parte di uno scafo esposta alla salsedine. Bisogna considerare poi a quale tipo di manutenzione o trattamento sarà sottoposto l’oggetto, ad esempio se dovrà essere disinfettato.
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Metal Insert – Helicoil.
Il cliente può fornire parti con fori e Prosilas deve mettere inserti filettati, affogati nel materiale, per consentire – ad esempio – di inserire viti o altre parti metalliche.
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Metal Plating.
È la disposizione di particelle metalliche su plastica. È utile, ad esempio, nel caso di restauri in cui servano ricambi originali non più reperibili, da creare quindi ex novo e poi cromare.
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Trattamento Carburante Resistente.
È un altro tipo di impermeabilizzazione, escluso dal processo n°1 per questioni chimiche. Riguarda i serbatoi, ma anche tutte le parti che potrebbero entrare in contatto con il carburante, ad esempio la cover protettiva di una parte dell’auto vicina al serbatoio. È un processo molto complicato, soprattutto quando si tratta di stoccare sostanze difficili da gestire, fino a quelle considerate aggressive per le quali funziona solo il vetro.
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Trattamento UV Resistente.
Riguarda tutte quelle parti che si modificano a causa dell’esposizione al sole, quelle bianche o trasparenti, che ingialliscono, oppure gli oggetti per i quali il passaggio dei raggi UV determina problematiche chimiche.
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Verniciatura.
Verniciando un pezzo al grezzo la superficie non risulta liscia. Applicando un fondo, invece, è priva di imperfezioni e si può decidere che sia liscia oppure opaca.
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Micropallinatura.
Deve il suo nome alle microsfere che formano il pulviscolo abrasivo con cui un oggetto viene trattato tramite soffiaggio, in un macchinario automatizzato. Non lascia residui.
Quando e dove è utile intervenire con il post processing
Il post process ha utilità diverse a seconda della finalità che si immagina per l’oggetto. Il prototipo di un serbatoio, ad esempio, può essere richiesto:
- come prototipo fine a sé stesso, quindi non aver bisogno di post process;
- per una dimostrazione statica, quindi avere bisogno di una verniciatura esterna ma non interna;
- per una dimostrazione funzionale, quindi non avere bisogno di una finitura esterna ma certamente di una finitura funzionale.
Uno stesso pezzo può dunque essere destinato a utilizzi molto diversi, quindi saranno altrettanto diverse le finiture che un partner di processo come Prosilas può consigliare.
Più l’oggetto è piccolo e delicato, meno probabilmente verrà finito in un macchinario. Il processo automatizzato dà però la garanzia di un risultato più omogeneo. A volte le modalità del post process possono essere intercambiabili: scegliere la migliore in un determinato caso fa parte delle competenze dell’Alleato di Produzione. Va detto, inoltre, che il post process fornito da Prosilas non riguarda per forza oggetti prodotti con la stampa 3D: si tratta piuttosto di un servizio accessorio alla filiera produttiva, che va a soddisfare specifiche esigenze con soluzioni definite insieme di volta in volta.
I sistemi di post processing attualmente più richiesti
In base alla nostra esperienza, c’è una grande richiesta di fondo pronto per la verniciatura, sul quale interviene poi il verniciatore del cliente, e di impermeabilizzazioni, anche alimentari, soprattutto in chiave di certificazioni FPA e materiali biocompatibili.
MARCO SOLDINI
Responsabile di Finitura
Marco Soldini è parte del TAB – Technical Advisory Board del team Prototal.
La figura professionale di Soldini è impiegata a tutto tondo in Azienda: è R&D Finishing Manager e responsabile dei progetti speciali: ricerca e sviluppa nuove tecniche e nuove soluzioni in modo che l’Azienda abbia un’offerta sempre all’avanguardia.
Inoltre, e’ IT Manager di Prosilas.